Komsa
propone una linea di prodotti dedicati all'aspirazione
nei laboratori per polveri chimiche, polveri
farmaceutiche, contaminanti, coloranti, vapori ed
esalazioni chimiche, fumi ed ogni tipo di sostanza
tossica o nociva, per il settore farmaceutico,
chimico, settore della chimica fine, impianti per il
processo farmaceutico e chimico quali: bracci aspiranti
per laboratorio, bracci di aspirazione, cappe e cappette
aspiranti per laboratori, filtri aspiranti per polveri
fini, microflitri HEPA di tipo assoluto per particelle
inquinanti e ultra fini, filtri a carboni attivi
per l’assorbimento di odori fumi essenze ed
esalazioni. Il processo di preparazione e
miscelazione delle medicine, delle capsule, delle
compresse, dei granulati e’ determinato da numerose
fasi in cui vengono manipolate numerose sostanze,
polveri chimiche farmaceutiche. In queste fasi
lavorative i principali rischi professionali
potenzialmente presenti sono dovuti ai fattori sotto
elencati. Esposizione a polveri chimiche
farmaceutiche L’operatore, durante la fase
di preparazione e per un tempo variabile, puo’ essere
esposto a polveri. Le sostanze chimiche solide
manipolate, in sala pesate, sono di due tipi: eccipienti
e princìpi attivi. Gli eccipienti in polvere piu’ comuni
impiegati nell’industria farmaceutica sono glucosio,
mannitolo, saccarosio, lattosio spray-dried, amido,
cellulosa microcristallina, calcio-fosfato bibasico,
talco, polivinilpirrolidone (PVP), coloranti naturali e
sintetici. Di diversa natura sono i princìpi attivi
che, una volta introdotti nell’organismo per le vie di
somministrazione previste dalla Farmacopea, determinano
effetti farmacologici specifici. Gli operatori del
settore, possono essere esposti al contatto ed
all’inalazione di particelle disperse
nell’ambiente. STIMA E LIMITI DI
ESPOSIZIONE I limiti di esposizione di
polverosita’ generale stabiliti da aziende del comparto
sono di 10 mg/m3, mentre quelli di polverosità specifica
riferita ai principi attivi sono piu’ bassi e si
attestano sui 100µg/m3, qualora si abbia a che fare con
sostanze molto reattive. Dati evidenziano una
polverosità da sostanze attive, in alcuni casi superiore
fino a 57 volte al valore limite dato (100
µg/m3). DANNO ATTESO Asma
allergica, dermatiti da contatto. Gli inconvenienti per
gli addetti sono riconducibili agli effetti
farmacologici propri di ogni singola sostanza. Partendo
dal presupposto che non e’ possibile eliminare
completamente la presenza di particelle sospese, vengono
effettuati campionamenti d’aria nella zona di pesatura
analizzando le particelle contaminanti raccolte. Dati
rilevati nel comparto riportano valori di polverosità
generale e da principi attivi, della sala pesata come i
più alti riscontrati nei reparti
interni. INTERVENTI
PREVENZIONISTICI Per ridurre l’emissione di
polveri nella sala pesate sono necessari
impianti di aspirazione localizzata su tutte le
bilance, posizionati il più vicino
possibile alla fonte di emissione, garantendo,
inoltre, un adeguato ricambio dell’aria generale
dell’ambiente di lavoro.
E’ inoltre
necessario attuare un’attenta programmazione della
sostituzione dei filtri per evitare diminuzione della
capacità di aspirazione. Alcuni requisiti da
rispettare nel progetto dell’impianto di aspirazione dei
laboratori: - La cappa per l’aspirazione dell’aria
deve essere collocata il piu’ possibile vicino alla
fonte di emissione. - La velocita’ dell’aria sul
fronte del sistema aspirante deve essere determinata in
funzione delle caratteristiche del contaminante e del
movimento di aria nella zona. - La corrente di
aspirazione non deve portare il contaminante verso la
zona del lavoratore. - La velocita’ dell’aria nel
condotto, braccio di aspirazione deve essere tale da
evitare l’accumulo delle particelle
estratte.
Di seguito
un'applicazione dei nostri sistemi e delle nostre
soluzioni.
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